L’adiposità localizzata e la cellulite sono gli inestetismi più temuti dal sesso femminile.

Cosa s’intende per cellulite?
Con il termine P.E.F.S., panniculopatia edemato-fibro-sclerotica, volgarmente detta “cellulite”, s’intende un’alterazione del microcircolo del tessuto adiposo sottocutaneo, che determina dapprima edema e successivamente fibrosi e sclerosi del tessuto adiposo.

Come prevenire la cellulite?
Come in ogni patologia é bene eliminare le cause scatenanti.

  • Un aumento del peso sugli arti inferiori determina un rallentamento del circolo venoso. E’ bene quindi osservare un buon controllo del peso evitando un abuso di carboidrati semplici e di sali che aumentano la ritenzioni idrica tissutale.
  • La stipsi determina un ristagno della massa fecale nell’intestino che comprimendo i vasi determina stasi circolatoria negli altri inferiori. Da ciò si ricorda quanto la salute dell’intestino sia importante per il benessere a 360°.
  • L’aumento di estrogeni determina edema. E’ importante il controllo dei dosaggi e tramite la "Prova della diluizione".
  • L’abbigliamento troppo stretto rallenta il circolo linfatico; i tacchi alti non permettono la corretta compressione del circolo venoso della pianta del piede.
  • Una postura scorretta con carico maggiore su una delle due gambe determina una irregolare spremitura del muscoli sui vasi della gamba, con conseguente alterazione del circolo.
  • Fumo, stress e sedentarietà.
Come curare la cellulite?
Eliminate le cause scatenanti sopradescritte, elenchiamo gli ausili più efficaci. Si ricorda che in Medicina Estetica, la sommatoria di più interventi terapeutici determina un miglior risultato.
  • Bere 2 litri di acqua al giorno.
  • Fare uso di calze preventive 70-140 den. Il commercio mette ora a disposizione delle calze preventive glamour che non inficiano l’estetica della gamba.
  • tonificazione della parete vasale tramite infiltrazione di farmaci flebotonici locali lungo il decorso dei vasi (safena interna ed esterna) e della zona colpita dalla cellulite.
  • Linfodrenaggio secondo Vodder per eliminare l’edema eseguito da personale specializzato (fisioterapisti).
  • Attività fisica
Nella maggioranza dei casi la cellulite é associata ad adiposità localizzata.

Cosa s’intende per adiposità localizzata?
E’ la tendenza ad accumulare tessuto adiposo in alcune zone del corpo (addome, fianchi, cosce, ginocchia,etc).  Si determina tale accumulo poiché gli enzimi deputati allo scioglimento del grasso vengono inibiti dall’azione estrogenica locale. La disposizione del tessuto adiposo superficiale è differente nei due sessi.

Nell’uomo il grasso si deposita prevalentemente a livello della porzione superiore del corpo, mentre nella donna si deposita prevalentemente nella parte inferiore.

Come si presenta e come si comporta il tessuto adiposo?
Uno stesso eccesso adiposo può essere costituito, o da un numero normale di cellule di grandi dimensioni, o da un numero aumentato di cellule di normali dimensioni.

In passato si pensava che il numero delle cellule adipose aumentasse solo in alcuni stadi della vita (stadio fetale e età prepubere). Invece alcuni studi dimostrano che in età adulta si possono verificare meccanismi che stimolano la produzione di cellule adipose.

Quando si ingrassa l’adipocita aumenta di volume e raggiunto il 170% stimola la formazione di nuove cellule.
Considerando che la neoformazione di adipociti è rapida e che la vita media di questi è di circa 6-8 anni, comprendiamo perché una volta ingrassati abbiamo difficoltà a riprendere e a mantenere il peso forma.

Da non dimenticare che la regolare funzione del microcircolo permette il regolare ricambio metabolico dell’adipocita.

Come intervenire sull’adiposità localizzata?
Dopo una visita accurata, i rilevamenti per definire il caso, si potrà intervenire con:
  • regimi alimentari corretti con diete prescritte dal medico. Le “diete fai da te” non determinano risultati consoni alla salute producendo frequentemente perdita di massa magra che provoca atonia muscolare.
  • attività fisica costante Studi recenti dimostrano che l’attività muscolare produce una sostanza capace di trasformare il tessuto adiposo bianco in tessuto bruno aumentando il dispendio energetico.
  • terapie lipolitiche e lipoclasiche.
Cosa s’intende per terapia lipolitica?
Una terapia che diminuisce il volume degli adipociti. A nostro parere la terapia più efficace per raggiungere il risultato di diminuzione del volume cellulare é la seguente. S’infiltrano le aree interessate con specifici farmaci correttamente formulati secondo nuovissimi studi scientifici,  tramite aghi sottilissimi. Le sedute sono settimanali per 1-2 mesi a seconda dei casi. Successivamente si può intervenire con le terapie lipoclasiche.

Cosa s’intende per terapia lipoclasica?
Una terapia che permette la distruzione delle cellule adipose. L’unico trattamento che permette di eliminare il tessuto adiposo é la liposuzione. Gli altri trattamenti la liposuzione laser, la radiofrequenza, la cavitazione e il desossicolato producono la rottura della cellula adiposa, una reazione infiammatoria con conseguente formazione di tessuto fibrotico.
Una nuova tecnica “apoptosi” permette di effettuare la distruzione della cellula adiposa senza generare infiammazione del tessuto.

Cos’é l’apoptosi?
L’apoptosi é un processo biologico utilizzato dal nostro organismo per ridurre il numero di cellule.
In un organismo adulto avvengono,ogni giorno, tra i 50 ed i 70 miliardi di apoptosi cellulare tanto da mantenere l’equilibrio tra la proliferazione e la morte cellulare. L’apoptosi é il meccanismo biologico basilare nella vita fetale e nell’adulto permette di eliminare le cellule alterate (es. da virus) e senescenti.

Con una nuovissima tecnica possiamo dare origine all’apoptosi delle cellule adipose infiltrando,  nelle aree interessate, tramite aghi sottili, una soluzione di farmaci tra cui la Vitamina C noto antiossidante.

Entro pochi giorni il risultato sarà visibile. Solo in caso di tessuti altamente fibrotici i risultati potrebbero risultare modesti.

Per saperne di più contatta lo studio della dott. Letizia Foglieni